Quantcast
Channel: Grognards
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31007

Le differenze tra Isis e Al Qaeda

$
0
0
da 



L’obiettivo finale è il jihad globale, la guerra santa dell’Islam contro tutti gli infedeli del mondo. Con un “sogno”: conquistare Roma, il simbolo della cristianità. Sia Isis che Al Qaeda, dunque, hanno lo stesso progetto: eppure le due organizzazioni sono così diverse, tanto da presentare più differenze che convergenze.

Il controllo di un territorio.

Al Qaeda non ha mai avuto il controllo su un preciso territorio. L’Afghanistan ha rappresentato una base negli anni del regime talebano, ma Osama Bin Laden non ha mai avuto un ruolo “politico” durante la dittatura taliban a Kabul. Al contrario l’Isis, che non a caso è lo Stato Islamico, governa varie zone della Siria e dell’Iraq sottoponendo a un diretto controllo anche fiscale la popolazione di quelle zone. Il Califfo Ibrihaim, meglio noto con il nome di Abu Bakr al Baghdadi, esercita insomma un comando politico.

L’organizzazione militare: truppe “contro” terroristi.

Le truppe dell’Isis sono formate da combattenti “regolari”. Gli scontri con l’esercito iracheno e con i militari di Bashar Assad in Siria sono avvenuti in una maniera “tradizionale”, in trincea, senza ricorsi a tecniche di guerriglia, e con una “catena di comando” abbastanza precisa. Al Qaeda, invece, ha sempre colpito il “nemico” in maniera irregolare con attentati di matrice terroristica come è accaduto l’11 settembre alle Torri Gemelle. La differenza è ben sintetizzata da un’affermazione di William McCants, un ricercatore della Brookings Institution: Isis “è un gruppo di insorti in piena e non è particolarmente corretto parlare di loro come un gruppo terroristico”.

La forza di colpire l’Occidente.

La conseguenza di queste riflessioni si riverbera anche sulla modalità di attaccare eventualmente l’Occidente. La struttura militare di Isis non prevede “cellule” terroristiche, in quanto punta alla conquista diretta del territorio per allargare i confini del Califfato. Abu Bakr al Baghdadi ha chiesto esplicitamente ai musulmani di ribellarsi ai governi nazionali (dal Nord Africa alle Filippine) in favore dell’annessione allo Stato Islamico. In tal senso non c’è la “snellezza” di un’organizzazione terroristica come al Qaeda, che riusciva a muovere le sue pedine in maniera relativamente semplice. L’unica leva che può scuotere il Califfo è quella della propaganda per mobilitare “cani sciolti” dell’estremismo islamico presenti sul territorio occidentale.

La nascita Califfato.

Osama Bin Laden voleva un Califfato, lo immaginava come il punto di approdo di un percorso, ma per la sua nascita attendeva il momento propizio affinché ci fosse la giusta unità nel mondo islamico. Abu Bakr al Baghdadi si è invece autoproclamato Califfo dopo aver preso il controllo di alcune zone tra Siria e Iraq: una sfida sfrontata, in quanto chiede una sottomissione al suo comando. Nemmeno Bin Laden, con il suo carisma, era arrivato a tanto.


http://iljournal.today/esteri/4-differenze-i-jihadisti-isis-i-terroristi-qaeda/

Viewing all articles
Browse latest Browse all 31007

Trending Articles