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L'ex assessore Berlinguer ci diffida e ci intima a rimuovere un articolo

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Non gradisce la notizia sulla condanna della Corte dei Conti


di Giusi Cavallo

Aldo BerlinguerAldo Berlinguer
Ricordate la notizia della condanna della Corte dei Conti nei confronti dell'ex assessore all'Ambiente della Regione Basilicata Aldo Berlinguer? L'abbiamo pubblicata, così come altri giornali, lo scorso mese di luglio. Come numerose altre testate avevamo scritto che Berlinguer era stato condannato a risarcire al Ministero dello Sviluppo economico 819mila euro.
Oggi, l'ex assessore diffida il nostro giornale e ci "intima" a rimuovere la notizia entro cinque giorni "prima di agire nelle competenti sedi giudiziarie". Ci siamo limitati a riprendere una notizia di cronaca, riportata, lo ripetiamo, da numerosi altri organi di stampa. Il fatto che la decisione della Corte dei Conti della Toscana non sia definitiva, come il prof. Berlinguer ci scrive, non può limitare il diritto di fare cronaca che ogni testata giornalistica deve esercitare. Altrimenti si arriverebbe all'assurdo che, prima di una sentenza definitiva, un giornale, che sia esso on line o cartaceo, non possa pubblicare alcuna notizia. Per questo motivo, come accaduto in altri casi, saremo lieti di riportare la notizia della totale estraneità ai fatti contestati dalla Corte dei Conti al professore Berlinguer, ma lo faremo quando ci sarà una pronuncia in tal senso. Il professore Berlinguer nella sua diffida adduce motivazioni che, a parere di chi scrive, ricordano ben altri momenti storici, in cui il diritto di cronaca era fortemente compresso, e riportano in ben altri Paesi in cui la libertà di informazione non è gradita. Qui, vorremmo ricordare all'ex assessore, siamo in Italia, e sebbene il nostro Paese non brilli per la libertà di stampa, annovera ancora giornali e giornalisti che non si lasciano 'intimidire' da una minaccia di querela.
Ecco cosa ci scrive il professore Berlinguer.
Spett.le Basilicata24.it in data 2 luglio 2016, è stato pubblicato, sul sito italia.basilicata24.it, un articolo dal titolo “Fondi pubblici per fini privati in Sardegna, condannato Berlinguer”, a firma Redazione Basilicata 24 (http://italia.basilicata24.it/cronaca/fondi-pubblici-fini-privati-sardeg...). L’articolo riferisce di una condanna, emessa dalla Corte dei Conti della Toscana a carico del sottoscritto in data 29.06.2016, per restituzione di somme asseritamente corrispondenti a danno erariale. La notizia è stata riportata in termini enfatici e corredata di ulteriori informazioni, in larga parte inesatte e fuorvianti, con l’effetto di costruire nella percezione del lettore un’immagine deteriore del sottoscritto, il quale, in quanto discendente da una famiglia nota in Italia, avrebbe beneficiato di prebende e privilegi vari giungendo infine ad ordire una truffa ai danni dello Stato. Ora, atteso che la notizia è stata data e largamente commentata ormai oltre due mesi orsono; che essa non è da ritenersi di pubblico interesse, non rivestendo il sottoscritto alcun incarico amministrativo o politico di sorta; che la decisione della Corte dei conti della Toscana non è definitiva, essendo stato inoltrato ricorso in appello presso la Corte dei Conti, Sezione centrale, in data 12.8.2016. E che sono stati rinviati a giudizio per calunnia, nanti il Tribunale di Cagliari (n. 3468/2011), i soggetti, da me subito denunciati, che hanno formulato le dichiarazioni sulla base delle quali è stata assunta la sentenza in oggetto. Atteso altresì che l’articolo in parola, assieme ad altri ben visibili solo che si digiti il nome Aldo Berlinguer su alcuno dei motori di ricerca (Google, Yahoo..ecc), contribuisce a ledere significativamente la mia reputazione, apparendo il sottoscritto come un ineffabile truffatore pur in assenza di alcun procedimento penale in corso e di alcuna decisione definitiva in sede contabile. Questo, in particolare, agli occhi dei clienti dello Studio legale del sottoscritto, il quale esercita la professione forense. Ed anche agli occhi degli studenti dell’Università di Cagliari, ove il sottoscritto è docente ordinario di diritto comparato, con ciò determinandosi quindi anche un’ulteriore, ingiusta lesione dell’immagine di quest’Ultimo Ateneo, specie con l’approssimarsi dell’inizio delle lezioni e della scelta dei corsi da parte degli studenti. Atteso infine che, nelle more della decisione in grado di appello, e per i tempi notoriamente non rapidi del sistema giudiziario, il sottoscritto rischia di vedersi “etichettato”, per anni, nei termini di cui sopra, dovendo quindi subire una sanzione accessoria, non prevista dalla legge, di carattere reputazionale e quindi di per sé non facilmente reversibile; il sottoscritto CHIEDE Alle SSVV di provvedere entro 5 giorni da oggi alla rimozione dell’articolo in oggetto (o del nome del sottoscritto) dal sito web sopra indicato e da ogni altro sotto il Vostro controllo, con cancellazione dei relativi tags che rendano tale articolo riconducibile al sottoscritto e DIFFIDA espressamente le SSVV dal procrastinare la diffusione di simili notizie riguardanti il sottoscritto. In difetto, il sottoscritto si riserva di agire in tutte le competenti sedi giudiziarie per il risarcimento di ogni danno patito e patendo.
Distinti saluti Prof. Avv. Aldo Berlinguer


http://basilicata.basilicata24.it/cronaca/lex-assessore-berlinguer-diffida-gradito-notizia-condanna-21963.php


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