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Nel silenzio della casa ancora addormentata vi voglio regalare Bruna. Non è il suo nome vero, lo cambio per la privaci. Chiudete gli occhi ed immaginatela. Bruna, vecchietta di 78 anni con una faccia che pare ricavata da una rugosa corteccia. Miriadi di rughe che solcano un viso che un tempo deve essere stato bello, incorniciato da un foulard vistosamente colorato legato sotto un mento a punta. Non ho mai visto i suoi capelli, lo porta sempre quel foulard, anche in estate, quasi a proteggersi dal tempo che potrebbe toglierle i sui ricordi dal cervello. Occhi mobili, svegli e birichini , sorridono sempre quegli occhi, anche se la bocca non lo fa. Nasino piccolo e, bocca sottile e larga che quando si apre, mostra pochi denti ingialliti, Di statura media, corpo sottile e dritto. Veste sempre con pantaloni felpati, rimasuglio di una vecchia tuta blu scolorita da molti lavaggi. Caviglie piccole e delicate spuntano da quei calzoni troppo corti e finiscono dentro pantofole di feltro marroni. Ora fa freddo e un giubbettino trapuntato di almeno tre misure più grandi della sua.e dal color caffellatte , non si capisce se il colore sia il suo o sia così perché ingiallito da altro, la copre dal collo alle ginocchia. << Buongiorno Signora>> << Buongiorno Bruna, tutto bene? >> Si muove a scatti Bruna, anche nel girare il capo e sorride, sorride sempre. Impreca sottovoce adirata contro la figlia che aspettava a casa con le provviste per il Natale e che anche questa volta, nonostante la promessa,non è venuta. Facendolo,si tamburella la bocca con le dita rinsecchite della mano destra, ornate da lunghe unghie appuntite e orlate di nero. Sorride anche imprecando e sproloquia. << Tra due anni compio 80 anni e mi faccio un regalo e spavento a morte quella cretina di mia figlia. Per il mio compleanno, scendo alla fermata dell'autobus e quando sta per arrivare mi ci stendo davanti così vediamo se riesce a frenare. Se sono viva quando passa, vuol dire che ci è riuscito. Allora provo col treno quando sta arrivando mi stendo e lui mi stira. Ahahahaha, che paura mia figlia. Stupida figlia, mi lascia sempre sola Signora, la aspetto e mi fa sempre perdere l'autobus >> Signora.. mi da del lei a 78 anni mentre io che ne ho 20 meno di lei le do del tu da anni. E poi comincia a ridere Bruna, raccontandomi che lei ha due nomi e due cognomi e che suo padre voleva sposasse un conte, ma che lei non accettò perchè era convinta che prima o poi avrebbe sposato l'amore e non il denaro. E così fu! Sposò un operaio povero bello e ubriacone senza niente in tasca e in testa. Invece di amore e carezze, trovò bastonate, stoviglie che volavano, liti e sbronze stomachevoli. Un piatto lanciato dall'energumeno le fece cadere gli incisivi superiori ed inferiori e il lancio di una bottiglia vuota, gli procurò dei punti sulla bocca e la guancia. Bruna lo denunciò e fece un sacco di galera, e lei sola con una figli piccina, andò a lavorare in un ristorante. << Maledetto amore...ma che schifo di parola è? Un sogno, un'invenzione e una trappola per far cadere le stupide come me. Ho dovuto lavorare per mantenere mia figlia, quella vacca, dalle tre di mattina alle 21 ... poi i soldi non bastavano e gli uomini mi cercavano e io facevo come secondo lavoro quel mestiere la>> Sghignazza Bruna << Ancora mi vogliono ma io non glie la do mica ahahahaha, Bruna Bruna andiamo che mi piaci... io gli faccio il segno dell'ombrello e gli grido vaffanculooooo... non posso sono incinta.>> Ahahahahaha Bruna Bruna, alcuni studenti che aspettano l'autobus, la guardano e ridono. Uno dice << Io la adoro quella donna, racconta con una mimica facciale straordinaria , storie incredibili nel vero senso della parola, starei ad ascoltarla tutto il giorno>> Bruna ride con la bocca spalancata e coi suoi quattro denti bene in vista, mi strizza l'occhio e mi fa<< visto Signora che avevo ragione, ancora mi vogliono>> e di nuovo si tamburella le dita sulla bocca sorridente. mi guarda e mi dice salendo sul bus << Scusi signora se ho parlato con lei, il giorno del mio compleanno è invitata alla mia festa, andiamo assieme a bere un caffè al Perla in via Cividale... pago io>> Le porte del bus si chiudono e lei continua a sorridermi dietro i vetri, a farmi ciao con la mano e mille smorfie con la bocca. Bruna bambina sola di 78 anni, sei una favola. 😀
