Addio a Marulla, bandiera del Cosenza: stroncato da un infarto a 52 anni
L'ex attaccante dei calabresi è morto mentre si trovava nella sua residenza estiva di Cavinia, sul Tirreno cosentino: undici stagioni in rossoblù, che aveva anche allenato
Gigi Marulla, storica bandiera del Cosenza, è morto a 52 anni, stroncato da un infarto. L’ex bomber rossoblù, che nel Cosenza ha giocato per undici stagioni tra gli Anni 80 e 90 (tre in C1 e otto in Serie B), si trovava nella sua residenza estiva di Cavinia, sul Tirreno cosentino, quando è stato colto dal malore improvviso: un infarto provocato da una congestione dopo aver bevuto una bibita ghiacciata. Il decesso è avvenuto nelle ore successive, dopo il ricovero all'ospedale di Cetraro. Dopo essersi ritirato, Marulla aveva allenato la squadra calabrese, tra Primavera e prima squadra (dal 2004 al 2006 in Serie D). Con 91 reti segnate i 330 presenze in campionato, è l'attaccante più prolifico nella storia del club calabrese. In carriera aveva vestito anche le maglie di Acireale, Avellino, Genoa - dove ha giocato dal 1985 all'88 in B segnando 23 gol in 100 presenze - e Castrovillari, dove ha chiuso la carriera nel 1999.
LEGAME — "Gigi Marulla - ha detto il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto - nella nostra città è il simbolo indiscusso del calcio. Nell'immaginario della tifoseria, e non solo, un punto di riferimento che incarna i valori di pulizia sportiva e, oltre lo sport, un raro esempio comportamentale. Oggi, con profondo dolore, non riesco ancora a credere di doverne parlare al passato. Si tratta di un fulmine a ciel sereno. Cosenza tutta è scossa dalla notizia di aver perso uno dei suoi figli più amati, una persona perbene, nata a Stilo ma cosentino d'adozione, un cosentino doc. Indimenticabile il suo gol-salvezza a Pescara, in campo neutro, nello spareggio contro la Salernitana per la permanenza in Serie B. Aveva addirittura rifiutato la Serie A pur di continuare a giocare indossando la casacca rossoblù. Un amore sempre ricambiato quello fra Cosenza e il suo calciatore-emblema per antonomasia. Alla moglie Antonella e ai figli Kevin e Ylenia - ha concluso Occhiuto - giunga il forte abbraccio di tutta la nostra città. Gigi Marulla continuerà a vivere nei ricordi di chi ha avuto a fortuna di conoscerlo perché le bandiere non muoiono mai".
IL PRESIDENTE DEL COSENZA — "La notizia della scomparsa di Gigi mi ha provocato un enorme dolore e una forte sensazione di smarrimento - dichiara Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza - . È la peggiore notizia che potessi ricevere, che ci fa sprofondare nella tristezza. Ho avuto modo di conoscere Gigi fin dall’inizio della mia avventura nel Cosenza Calcio e per noi ha rappresentato da subito un punto di riferimento e un valido collaboratore. La sua conoscenza del mondo del calcio e il suo attaccamento alla realtà cosentina sono stati di grande aiuto. La sua è stata una presenza discreta e assidua, il suo sostegno costante. Proprio in questi giorni eravamo in contatto per programmare insieme e proseguire il nostro cammino in sinergia. Un abbraccio affettuoso ai suoi familiari e in particolare al caro Kevin". Il Cosenza ha sospeso le attività sportive in programma domani per osservare una giornata di lutto.
IL CORDOGLIO DEL GENOA — Anche il Genoa ha ricordato l'ex attaccante con un messaggio di cordoglio sul proprio sito ufficiale, mentre i tifosi sui vari forum ne hanno sottolineato, tra lo stupore per l'accaduto, le qualità da calciatore.