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ELISABETTA GREGORACI HOT: TOPLESS "SOLITARIO" IN SARDEGNA -FOTO

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SARDEGNA – E’ anche Elisabetta Gregoraci è finita in topless sotto l’obbiettivo del paparazzo.

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La conduttrice di “Made in sud”, assenti il marito Flavio Briatore e il figlio Nathan Falco, ha deciso di godersi un po’ il sole ed è stata fotografata da “Chi” mentre prende il sole libera della parte superiore del bikini.







Elisabetta Gregoraci in topless in Sardegna (Chi)

Un bello spettacolo offerto della Gregoraci, sempre in grande forma, con un sorriso smagliante mentre parla al telefonino.

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Le persone che hanno capito davvero chi sei ,sono le stesse a cui non hai mai dovuto spiegarlo 💜



http://leggo.it/gossip/foto/elisabetta_gregoraci_topless_foto-1892621.html

SI RILASSA IN SPIAGGIA CON UN LATO B DA URLO, I FAN IMPAZZISCONO. LA RICONOSCETE?

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Si rilassa in spiaggia con un lato B da urlo, i fan impazziscono. La riconoscete? -Guarda

REGGIO CALABRIA - Microbikini giallo che non lascia spazio all'immaginazione e un lato B da mille e una notte. La sexy mora ha postato lo scatto su Instagram, facendo impazzire i fan. Si tratta di Cristina Buccino, l'ex naufraga dell'Isola dei Famosi, che si rilassa al mare della sua Calabria.

cribuccino Verificato  
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"Relax time" cinguetta maliziosa la modella, mettendo in mostra un lato B da urlo. E in pochi minuti i fan la salutano con una pioggia di like. Insomma, hanno apprezzato.

cribuccino Verificato  
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http://leggo.it/gossip/foto/cristinabuccino_sexy_lato_b_hot_in_spiaggia_fan_impazziscono_foto-1890798.html

CANDREVA LASCIA LA LAZIO: HO SEMPRE VOLUTO L’INTER

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candreva interAG.RF 03.08.2016 (ore 18:55)

(riverflash) – Antonio Candreva è da oggi ufficialmente un giocatore dell’Inter. Non è certo una novità, un colpo a sorpresa. Già a Montpellier, dove risiedeva l’Italia a Euro 2016, si dava per certo l’addio alla Lazio del centrocampista, romano di Tor de Cenci. Molto probabile il suo arrivo sulla sponda nerazzurra di Milano. Arrivato alla Lazio nel 2012, fu molto apprezzato da Petkovic, con cui vinse la Coppa Italia battendo in finale la Roma.

Candreva è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Lodigiani, club capitolino oggi estinto, per debuttare nel calcio professionistico con la Ternana in Serie B. Nel 2009 la prima convocazione nella Nazionale maggiore, di cui è stato l’esterno destro titolare con Antonio Conte e il suo infortunio ha tolto all’Italia un probabile rigorista nei decisivi tiri dal dischetto contro la Germania.

Questo lo scarno comunicato del club milanese: “F.C. Internazionale è lieta di annunciare l’arrivo di Antonio Candreva dalla Lazio: il giocatore ha firmato un contratto che lo legherà ai nerazzurri fino al 30 giugno 2020.”

Candreva esterna la sua felicità nel primo giorno in nerazzurro: “Sono davvero orgoglioso e felice di essere qui. Ho sempre voluto l’Inter ed è un’emozione fortissima essere arrivato in nerazzurro. Ringrazio la Lazio per le stagioni vissute insieme e per avermi dato la possibilità di coronare questo sogno. Adesso non vedo l’ora di giocare a San Siro e di sentire il calore dei tifosi interisti”.


http://www.riverflash.it/wordpress/?p=77935

Sarlo: "Democrazia stuprata. Serve una lobby del popolo"

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L'intervento di Maurizio Sarlo, segretario generale COEMM INTERNAZIONALE


Democrazia stuprata! Serve una "Lobby etica del Popolo Italiano"!
E' vero cari Elettori. La democrazia è stata stuprata. Ma serve ricordare bene quando è successo veramente e chi è il colpevole! Va fatto sapere non solo gli Elettori della Lega Nord, ma a tutti quelli dei Partiti e Partitini che, nel 2007, hanno approvato all'unanimità l'inverecondo e truffaldino Trattato di Lisbona (in internet si trova di tutto e di più). Quella di qualche giorno fa è solo una logica conseguenza. Cedere la sovranità a Soggetti Persone Giuridiche Private (come lo sono la BCE, la Commissione Europea, etc etc) è quanto di più abominevole un politico possa fare nei confronti di tutti i potenziali Elettori. Ma, purtroppo, i potenziali Elettori sono risucchiati da proclami continui e dal deviato disservizio giornalistico. Sono 30 anni che i vertici ristrettissimi di ogni Partito o Movimento (compreso,ultimamente, il M5Stelle) decidono imperiosamente sulla pelle degli inconsapevoli Cittadini. La verità delle intenzioni politiche è calpestata dai loro fatti! Fino a quando non esce un Partito che possa promuovere un programma completo, innovativo, creativo e riformativo di ogni comparto sociale, il baratro sarà sempre più evidente e stridente: pochissimi sempre più ricchi e moltissimi ridotti all'agonia ed alla sopravvivenza da schiavi moderni! La Popolazione Italiana avrà il coraggio e la forza di ribellarsi in modo finalmente costruttivo e democratico? Io ritengo di si! Serve un "buon programma", di reale sovranità in ogni comparto sociale (partendo da quella di base, ovvero monetaria: con emissione a credito dei servizi strategici e delle infrastrutture e azzeramento del parassita istituto delle tasse) e dei credibili delegati. I prossimi 3 anni saranno quelli decisivi: o schiavi, o liberi e prosperi. Da 30 anni ad oggi, quello che ci raccontano i politici che abbiamo fatto sedere in Parlamento, è pura follia (per noi...loro si sistemano a vita)! 




Maurizio Sarlo - segretario generale COEMM INTERNAZIONALE



A sx l'economista sovranista Antonino Galloni insieme al dr. Maurizio Sarlo (a dx.)
Segretario Generale del Coemm Internazionale


http://informatitalia.blogspot.it/2015/01/sarlo-democrazia-stuprata-serve-una.html

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Chris Amon è morto, l'ultima intervista all'icona Ferrari anni '60

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Si è spento a 73 anni il pilota che stregò Forghieri, piacque al Drake e fece innamorare milioni di fans. Perché perdeva. Ma alla grande. Per ricordarlo pubblichiamo integralmente l'intervista "Dio, come ti Amon", uscita nella rubrica Cuore da corsa sull'Autosprint  n.12 del 2007















MARIO DONNINI

Chris Amon è un mito. E anche oltre. Il più grande tester di sempre, il più bravo pilota mai vincente in un Gp iridato, il più sfortunato e il più infedele dei conduttori di F.1: tredici team, dal ‘63 al 76, in 96 Gp. Il più amato dal grande Mauro Forghieri, che in ufficio espone una sua gigantografia quasi fosse una sindone laica. Forse metafora della romantica ossessione che si prova per ciò che nella vita avrebbe potuto essere e non fu. Quarant’anni dall’ingresso di Amon in Ferrari, trenta dal ritiro, venti dall’ultima intervista rilasciata ad Autosprint e uno dall’uscita della sua biografia, sono calamite numeriche dall’irrinunciabile richiamo. Quasi cabalistico. Diciamo pure magico. Per questi e altri attualissimi motivi che scoprirete, signore e signori riecco Chris Amon. Lui si presenta così... «Non allevo più pecore. Da quasi pensionato, a 64 anni, faccio il consulente Toyota»

- Forghieri la adora, ma proprio non le vuole telefonare. Dice che se lo facesse, finireste entrambi in lacrime per mezz’ora.
«Neppure io gli telefono mai. Se solo gli dicessi tutto quello che ho da dirgli, riceverei una bolletta così salata che dovrei vendere la mia casa...».
- Da minorenne lasciò la Nuova Zelanda per l’Europa, alla corte di Reg Parnell, con Hailwood e Revson. 
«Correre era pericoloso, ma, mi creda, ad avere Mike Hailwood di notte in giro per casa si rischiava molto più».
- Sbornie e ragazze a volontà, pare. 
«Con Mike ci si divertiva, altroché».
- Amon ebbe il posto alla Ford grazie a Bruce McLaren. E vinse la 24 Ore di Le Mans 1966 insieme a lui.
«Eravamo i soli in casa Ford a partire con le Firestone intermedie. Nelle prime fasi ci fu pioggia e ci dovemmo fermare tre volte per cambiare le gomme. Accadde in piena corsa una cosa incredibile: passammo al volo alle Goodyear, perché altrimenti non avremmo potuto continuare... È un po’ come vedere Schumi iniziare una corsa su Bridgestone e continuare e vincere su Michelin. Mi scusi, mi viene da ridere...».
- La sua più bella vittoria endurance? 
«La 24 Ore di Daytona ‘67 con la Ferrari e Bandini. Momenti meravigliosi». - A chi venne l’idea dell’arrivo delle tre Ferrari in monumentale parata? «Al diesse Ferrari, Franco Lini. Quell’immagine divenne universalmente simbolo di trionfo». - Poi da incorniciare è anche la 1000 Km di Monza dello stesso anno, sempre con Bandini. «Quanto era sconnessa la pista d’alta velocità! Ricordo perfettamente che pensai: “Grazie a Dio guido una Ferrari, la vettura più robusta”. Fu per quello che vincemmo».
- E venne Montecarlo 1967. 
«Una macchina stava bruciando presso la sezione del porto ed era quella di Lorenzo. Ma io non potevo sapere altro. Dopo alcuni giri bucai una gomma passando sui suoi detriti e fui costretto a una sosta ai box. Ho davanti agli occhi la facce sconvolte di Forghieri e dei meccanici, bianche come fogli di carta. Al mio amico Lorenzo stava capitando qualcosa di terrificante e io non ci potevo fare niente. Sono rimasto turbato per molto, molto tempo. Tanto che a Spa, quando capitò l’incidente a Parkes, l’altro mio compagno di squadra, accadde l’impensabile. Credevo fosse finita anche per lui. Fu così che dal box per rassicurarmi esposero il cartello con scritto “Parkes OK”. Mike aveva una gamba distrutta, eppure quel segnale voleva dire “Parkes sopravviverà”. In quell’epoca era un ottimo motivo per provare subito a battere il record sul giro. Girai tre secondi più veloce. La terapia psicologica di sostegno aveva funzionato... Conservo ancora una foto dell’inverno 1966, con me, Bandini, Scarfiotti e Parkes. Uniti, sorridenti, felici. Pochi mesi e io ero il solo a poter sperare nella carriera di pilota».
- Brands Hatch 1967 vide la Rossa vincere il Mondiale marche sulla Porsche. 
«La Ferrari mi affiancò al il giovane ma grande Jackie Stewart. Fummo secondi. Bastò».
- Lei è superstizioso? 
«Nel ‘68 sfiorai la vittoria in tre Gp. Ma non mi buttai giù. “Sono giovane - pensai - è questione di tempo”. Passarono gli anni e stavo ancora aspettando. Poi venne Clermont Ferrand ‘72. Quel giorno nessuno poteva tenere il mio passo, ma una gomma si bucò. Allora pensai: “Non ce la farò mai. Mai più. Ci sarà sempre qualcosa che sul più bello si romperà”. Divenni maestro di “negative thinking”. Fatalista, pronto ad accettare il peggio. Mi autoconvinsi che qualsiasi cosa avessi fatto, tanto alla fine non avrei vinto un Gp».
- Il suo sbaglio terribile?
«Quando nel 1969 lasciai la Ferrari. Firmai per la March. Due giorni dopo ero già pentito».
- Come era il rapporto con Enzo Ferrari? 
«Una gran bella relazione, la nostra. Amava parlare di donne, voleva sapere tutto delle fidanzate, godeva a consigliare. E ci prendeva! Con gli inglesi mica capitavano cose così...».
- Via, questo è un cartone animato. Del Drake si diceva di peggio, specie nella gestione piloti. 
«Si sparlava molto. Pare che Ferrari amasse mettere i piloti l’uno contro l’altro. Ma, no, la mia esperienza non è stata affatto questa». - E dell’ingegner Forghieri cosa dice? «Il più bravo di tutti. Un genio allo stato puro. Okay, c’era Chapman, ma Colin di motore capiva poco. Invece Mauro sapeva fare tutto. Telai, assetti, propulsori. Anzi, più fu coinvolto nei motori, più la Ferrari divenne competitiva. Forghieri tra i tecnici era quello che Clark rappresentava tra i piloti». - Nel ‘70 alla March dell’attuale presidente FIA, Mosley, non le pagarono quanto pattuito. «Mi devono ancora tre quarti della somma».
- La Matra si rivelò migliore della March. 
«Alla Matra avevano uno dei migliori chassis. Il problema era il motore. Non molto affidabile e poco potente».
- Dopo la Matra, la Tecno. Ahìa... 
«Eppure la macchina era di buona qualità. Ma il motore, Dio mio, era terribile...».
- A inizio ’73 lei poteva tornare alla Ferrari...
«Mi volevano al Gp di Spagna, visto che la Tecno non era pronta. Ma la Martini disse no. Se avessi disputato una sola corsa per la Ferrari, poi non sarei più tornato alla Tecno. A Maranello avevano Ickx: ottimo pilota ma come collaudatore non era mica un granché. Fu un peccato».
- Quindi la chiamata di Tyrrell, a fine ’73. 
«La monoposto era sperimentale. Non mi piaceva. Era nervosa. Andava messa a punto. La morte in prova di Cevert al Glen bloccò tutto».
- Così il ’74 fu l’anno della Amon-Dalton F.1. Un disastro, poi la Brm, un po’ di F.5000 e nel ’75 squilla il suo telefono...
«Mo Nunn mi offre l’Ensign. Okay, provo. Ha un set-up sbagliato, ma c’è potenziale. E una volta messa a punto, diventa una gran bella macchina. Con un motore prestato da Ecclestone nel ‘76 riusciamo a stare con i migliori. In Belgio viaggiavo in compagnia delle Tyrrell, spesso ho lottato con il futuro iridato Hunt. Purtroppo c’erano sempre problemi, anche ai freni. Quello che accadde nel 1980 al povero Regazzoni... L’Ensign era pericolosa. Si rompeva sempre. Ebbi brutti incidenti e quando al ’Ring ’76 vidi i ritardi con cui fu soccorso Niki nella sua Ferrari in fiamme, preferii mollare tutto. Ciao, F.1».
- Quindi nel ‘77 la Can-Am con la Wolf. 
«Ero pilota-manager. La responsabilità mi dava stress. Preferii far assumere un altro come pilota: un certo Gilles Villeneuve. “Right - pensai - è a uno così che la voglio consegnare, la mia macchina”. Così andò. Poi mi chiamò la Ferrari per una mia opinione su Gilles.“Tranquilli, garantisco io”, risposi. Definitly he is the man! Visto? Sugli altri mi sbaglio di rado...».
- La sua più bella vittoria? 
«Il Gp di Nuova Zelanda ‘68, a casa mia, con la Ferrari Dino». - Chi fu il pilota più veloce della sua epoca? «Jim Clark. Stewart era molto buono, quasi quanto Clark, ma doveva sudare per stare al suo passo. Jim no. Era un talento naturale». - Specie nella serie Tasmania, con la Ferrari messa a punto a dovere, lei dimostrò di poter battere Clark. «No, non mi sono mai sentito uguale a Jim. Abbiamo lottato molto, è vero, ma lui trovava sempre qualche risorsa extra. E mi batteva, magari in volata, di solo un centimetro...».
- E come vede la F.1 di oggi?
«Tutto dipende dalla macchina. Lo scorso anno Vettel alla prima sessione ufficiale nel Circus con la BMW è finito al top. Molti hanno esultato, invece per me - vecchio cinico -, è stato un brutto segno. Se vogliono farti fare un figurone con assetto, mappature e quantità di benzina giusta, ci riescono».
- Da quanto non entra nel paddock della F.1? 
«Tre anni fa sono stato a Melbourne, ospite Toyota. Spero mi richiamino presto».
- Su chi scommetterebbe in chiave 2007? 
«Alla vigilia dico che Massa sarà l’uomo da battere. Non penso male di Raikkonen, ma...».
- La sorpresa 2007? 
«Hamilton commetterà errori d’inesperienza, ma è forte. Tra i big, mi impressiona Alonso: ha vinto titoli senza correre con la monoposto migliore. Proprio come Schumi in Benetton. Fernando è il vero sfidante della Ferrari, ma a inizio stagione la Rossa la vedo davanti».
- Quali suggerimenti per migliorare lo show? 
«Per i sorpassi l’aerodinamica è il problema. E mi preoccupa il limite del regime di giri dei motori a 19.000 giri, che renderà ancora più difficile superare. Ecco, poniamo che una vettura si metta in scia a un’altra: sfruttando l’effetto, a fine rettilineo arriverà a limitatore e così il pilota non potrà fare nulla per tentare l’attacco. Alla fine sarà peggio di prima. Non ha senso limitare le performance, è stato un errore marchiano. Penso che lo sviluppo dei motori debba essere libero. Se vuoi girare a 22.000 giri perché mai impedirtelo? Eppoi, mica è vero che si risparmia soldi usando motori che durano due Gp: anzi, è provato il contrario. Più vuoi rendere durevole un motore, più ti costa ottimizzarlo. La vera cura sarebbe obbligare pacchetti aerodinamici uguali per tutti, smetterla con quella fungaia di appendici e dare massima libertà ai motoristi. Bah, sta accadendo il contrario. Io credo che parte dello staff che decide le regole sia formato da matti. E mi strabilia notare come i team abbiano accettato tutto senza battere ciglio. Infine, vorrei veder sparire il traction control».
- Vede regolarmente i Gp alla Tv? 
«In Nuova Zelanda punto il videoregistratore per seguire in differita la stagione europea. In questo modo le corse le vedo proprio tutte».
- E si diverte?
«Fino a trent’anni fa mi spaventava l’idea di avere un incidente in corsa e di non risvegliarmi più. Ora le cose sono cambiate. Spesso dormo durante un Gp, ma se non altro ho la ragionevole certezza di potermi risvegliare, più tardi»

http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2016/08/03-397789/chris_amon_morto_lultima_intervista_allicona_ferrari_anni_60/

Award net parade Argento per la categoria MODA

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Cari amici di Grognards sono  emozionato e contento!  Colgo l’occasione per ringraziarVi , siete in tantissimi che mi seguite e leggete le mie rubriche di moda e mi avete permesso  di vincere  questa certificazione Award net parade con i vostri voti e immenso affetto. Voi lettori del nostro webzine preferito  rappresentate  uno stimolo nel continuare a parlarvi di moda. Voglio ringraziare di cuore Paolo Mucci vera anima e editore illuminato del Grognards per avermi dato la possibilità attraverso queste pagine di esprimermi con i miei disegni e per raccontare il mondo della moda nelle sue mille sfaccettature.
 
 È grazie alla passione, alla forza di volontà e alla capacità di fare gruppo, di sostenerci e di condividere l’amore per Grognards  che quello che sto vivendo  è diventato possibile. Questo award net parade è per tutti voi. Continuate a seguirmi. Vi abbraccio uno per uno!!
Massimiliano



Massimiliano Falcone

IL NUOVO POTERE DELLA SILICON VALLEY SI CHIAMA PETER THIEL

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IL NUOVO POTERE DELLA SILICON VALLEY SI CHIAMA PETER THIEL - HA FONDATO PAYPAL, HA UN PEZZO DI FACEBOOK, È GAY, REPUBBLICANO, FA FALLIRE I SITI DI INFORMAZIONE CHE PARLANO MALE DI LUI. HA UN PERSONAL ASSISTANT, PERSONAL TRAINER, PERSONAL SPEECH TRAINER, PERSONAL DOCTOR, E SOPRATTUTTO PERSONAL CHEF, L'ITALIANO BRUNO SOLERI. CHE RACCONTA COM'È LAVORARE PER L'OLIGARCHIA CALIFORNIANA


Camilla Baresani per “il Foglio

Downton Abbey, l' elegante e popolare serie televisiva, è stata l' ennesima dimostrazione narrativa che la vita degli aristocratici e dei multimilionari è più sfiziosa se raccontata dalle stanze della servitù. Il punto di vista delle persone di servizio annulla la distanza siderale che percepiamo tra i nostri affanni e certe prodigiose ricchezze.
peter thielPETER THIEL

La premessa è perché stiamo per svelarvi alcuni dettagli della vita di una sorta di conte di Grantham contemporaneo, come ci sono stati raccontati dal suo cuoco, figura che oggi viene definita "personal chef".

Anziché la fine dell' età edoardiana, un castello nello Yorkshire, una famiglia alla vecchia maniera con marito moglie e figli, cavalli e fattorie sparse nella campagna piovosa, sporadiche gite a Londra e tanto tempo per cambiarsi d' abito, il nostro scenario prevede: Peter Thiel, quarantottenne venture capitalist della Silicon Valley, regnante su una vasta contea del nostro mondo virtuale; la sua dimora principale, cioè una delle più lussuose ville di San Francisco con vista però non virtuale sulla baia e sul Golden Gate; altre abitazioni - con personale assunto tutto l' anno - a New York, Miami, Los Angeles, Maui e Tokyo.

Abbiamo inoltre un personal jet sempre pronto a decollare, un fidanzato convivente e, proprio come a Downton Abbey, uno stuolo di dipendenti, in questo caso detti personal assistant, personal chef, personal trainer, personal speech trainer, personal doctor, in una scala che dal personal va sempre più slabbrandosi fino all' anonimato della forza lavoro intercambiabile.
peter thiel, elon musk fondatori di paypalPETER THIEL, ELON MUSK FONDATORI DI PAYPAL

Peter Thiel, ex cofounder di PayPal, con il suo patrimonio di 2,8 miliardi di dollari, con il decimo posto nella Midas List di Forbes (i più ricchi investitori del tech), il figurare nei 130 eletti del club Bilderberg, con la ricca partecipazione azionaria a Tesla e a Facebook - di cui è anche consigliere d' amministrazione - rappresenta il crisma della nuova aristocrazia mondiale, indiscutibilmente americana.

Questa appartenenza gli dà pieno diritto di comportarsi in modo principesco, cioè di fare quello che gli pare: dettar legge e farsi giustizia. Così, Thiel è stato il primo uomo della storia a dichiararsi gay a una convention repubblicana (pochi giorni fa a Cleveland), e il mese scorso ha mandato in bancarotta Gawker, il Dagospia americano. La vicenda è andata così: un blog ospitato dal sito nel 2007 lo aveva definito "totally gay". Poiché ai tempi non aveva ancora fatto coming out, Thiel se l'è legata al dito e ha incaricato la sua squadra di legali di scandagliare il sito fino a quando non avessero trovato modo di coglierlo in fallo.

E c'è riuscito - alla lettera - quando Gawker ha pubblicato un filmino porno girato di nascosto, in cui il famoso wrestler Hulk Hogan copulava acrobaticamente con la moglie di un collega scambista. A questo punto, Thiel ha finanziato con dieci milioni di dollari la causa di Hulk contro Gawker, riuscendo a fargli ottenere un risarcimento di 120 milioni di dollari, che ha portato il sito alla bancarotta. Più un regolamento di conti che un afflato di filantropia, tanto che in America molti hanno commentato il fallimento del sito come la fine della libertà di stampa.
peter thiel alla convention repubblicanaPETER THIEL ALLA CONVENTION REPUBBLICANA

Va detto che Thiel, oltre che un multimiliardario vendicativo, è ritenuto un visionario innovatore oltre che un rarissimo esempio di sostenitore nobile di Donald Trump, caso unico nell' enclave della Silicon Valley, che è saldamente liberal. Thiel invece è libertarian, ritiene cioè che la democrazia sia una dittatura, depreca il politicamente corretto, ed è fautore di una di minuzione della presenza normativa dello stato. Tra le sue fissazioni c'è quella di finanziare ragazzi di genio perché non facciano l' università e si dedichino a inventare qualcosa di nuovo in un campo che li appassiona.

Peter Thiel è stato invitato a parlare alla convention repubblicana di Cleveland con gran rilievo, dato che il suo discorso era programmato subito prima di quello conclusivo di Trump. "Invece di esplorare Marte, abbiamo invaso il medio oriente", si è lamentato (è la tipica recriminazione della Silicon Valley, anche da parte dei clintoniani). E ha aggiunto: "Sono un fondatore di aziende e finanzio persone che costruiscono cose nuove, dai social network alle navicelle spaziali. Anche Donald Trump non è un politico ma un costruttore: questo è il momento di ricostruire l' America".

peter thielPETER THIEL
Infine è arrivata la sua vibrante dichiarazione, accolta trionfalmente da un pubblico di solito poco amichevole con la comunità LGBT: "Sono fiero di essere gay, sono fiero di essere re pubblicano, ma soprattutto sono fiero di essere americano". Prima di questo memorabile discorso, Thiel si era fatto servire una cena adatta alla solennità del momento: salmone alla griglia di media cottura, digeribile e che non dà acidità né provoca reflussi durante lo speech, rigorosamente senza cipolla né aglio, non volendo appestare i vicini di podio.
Il tutto preparato da Bruno Soleri, che è la signora Patmore di Thiel.

Se la cuoca di Downton Abbey era un' anziana analfabeta, somma esecutrice di ricette della tradizione inglese, Soleri è un quarantaseienne di ottima famiglia milanese, gran viaggiatore appassionato di cucina (e di donne) orientali. Figlio di Ferruccio, finissimo attore di prosa e celebre interprete strehleriano di infiniti arlecchini, e di Anna Maria Prina, ballerina e storica direttrice della Scuola di Ballo della Scala, insegnante anche di Roberto Bolle, ha lasciato la vocazione di famiglia trovando la propria nella passione per la cucina.
In passato, tra continui viaggi di studio e lavoro in oriente, ha avuto ristoranti propri a Milano (cucina asiatica, quando ancora non imperversava un portone sì e uno no), a Toronto, a San Francisco.
peter thielPETER THIEL

E ha anche lavorato con Gualtiero Marchesi all' Albereta, da Alice Waters allo storico Chez Panisse di Berkeley, da Okabe al Finger' s e da Sadler a Milano.
Poi, dopo anni di vita girovaga, per motivi sentimental -familiari è tornato a San Francisco, città dove l' Asia furoreggia tra campus e cucine. Qui, un cacciatore di teste gli ha proposto di diventare il ben retribuito personal chef di Peter Thiel, dopo una breve esperienza con un altro magnate, un indiano con moglie e figlie parcheggiate a Sausalito, che passava dalla Bay Area solo due giorni all' anno (e in quell' occasione bisognava procurargli le t -bone steack di cui, trasgressivamente, amava nutrirsi di nascosto dalla famiglia invece rispettosa della vita bovina).

Bruno Soleri è specializzato in cucina italiana e asiatica, mentre il suo so stituto a casa Thiel, il cuoco B, è un californiano appassionato di cucina nordafricana. A Cleveland, però, è andato Soleri, che di Thiel è il pupillo. Durante il periodo della convention, il magnate ha affittato due ville, una per il personale e una per sé. Soleri ha preparato biscotti per Ted Cruz, quando è andato in visita da Thiel; ha osservato le differenze tra la security di Thiel (giubbotto antiproiettile sotto la camicia portata fuori dai pantaloni) e quella di Cruz (divisa istituzionale della polizia); ha nutrito gli ospiti della villa padronale, tra cui la l'ultrabionda opinionista Ann Coulter.

peter thielPETER THIEL
Inoltre ha rifocillato il capo dei suoi pr e lo speech trainer, ha fatto la spesa da Whole Food (in una Cleveland militarizzata dove a ogni angolo si credeva di individuare islamisti pronti al martirio assassino), ha istruito le cameriere noleggiate nel più elegante locale della città, insegnando loro la regola del "guarda in faccia e apri bocca solo se interpellata", ha preparato il catering per il jet che avrebbe riportato Thiel a San Francisco. Soprattutto, ha preparato una cena a bordo piscina piena di "sostanze illegali", non previste dal sistema dietetico cui Thiel si sottopone nella speranza di arrivare in forma al compimento dei cento anni.

mark zuckerberg dustin moskovitzMARK ZUCKERBERG DUSTIN MOSKOVITZ
Soleri ha servito un gazpacho pieno di garbo, cioè senza aglio, ma zeppo di solanacee (lo sono pomodori e peperoni, oltre a patate e melanzane), che per qualche motivo stabilito dal personal doctor del multimilionario vengono ritenute alimenti che accelerano la fine dei nostri giorni. Perciò, nella paleo -dieta depurativa di Thiel sono assenti, tranne qualche eccezione in presenza di ospiti. Insomma, il fatale gazpacho servito in bicchieri da Martini cocktail, con cubetti di avocado e di tentacolo di piovra alla brace, è talmente piaciuto a Thiel che ne ha addirittura volute due coppe, andando incontro nei giorni seguenti a supplementi di alimenti salubri e ginnastiche ringiovanenti.

bruno soleriBRUNO SOLERI
Un' altra delle trasgressioni di Thiel, che altrimenti per vivere in salute con durrebbe solo una vita grama da malato, riguarda una torta preparata da Soleri, fatta di Pan di Spagna imbottito di guava (una frutto esotico assai salubre), però ricoperta di cioccolato fondente senza dubbio psicotropo, al punto che Thiel suole recarsi fino alle cucine, gesto inconsueto quanto lo sarebbe per Lord Grantham a Downton Abbey, per reclamarne una fetta in più senza aspettare la trafila dei servitori, e compiendo così una trasgressione al quadrato.

Il multimilionario ha ingaggiato un medico inglese, un osteopata specializzato in dietologia, perché lavori solo su di lui, facendolo vivere almeno fino ai fatidici cento anni, ma nel caso anche centoventi, che è poi il nuovo obiettivo dei siliconvalligiani. Il medico, di cui è vietato fare il nome, segue Peter da vicino: ginnastica quotidiana, dieta, prelievi del sangue, analisi dei tessuti, continuo monitoraggio dei parametri.

bruno soleriBRUNO SOLERI
Poiché Thiel è generoso con i dipendenti, li allieta con feste e vacanze salutistiche in alberghi di lusso alle Hawaii, prevede anche che vengano loro offerti mappature del Dna ed esami del sangue semestrali. Nella cucina della villa di San Francisco, Soleri ha fatto comprare "un filtro da 2500 dollari che produce acqua con ph 9.5 veramente salutare, meglio di quello che si trova nella maggior parte delle acque in commercio. E poi c'è anche il vantaggio della salvaguardia dell' ambiente. Consumiamo acqua a chilometro zero", afferma lo chef milanese, perfettamente californizzato. A pensarci bene, nulla è più californiano di un giovane milanese, e viceversa.

peter thielPETER THIEL
Le persone più prossime a Thiel, oltre al personal chef e al personal doctor, sono i suoi tre assistenti: uno per i viaggi, uno per la casa, uno per le medicine. Ci sono poi lo chef B (si chiama Derek), un autista e un responsabile delle feste private. Quando dà un party, solitamente Thiel mangia prima, per non rompere la dieta dei cent' anni. Va da sé che in casa sua, benché sia un acceso sostenitore dell' anti-political correctness, per essere inclusivi non si di ce "feste di Natale" ma "feste di Holiday". Quest' anno, per "Holiday", Thiel ha invitato nella casa di San Francisco i trecento dipendenti delle sue Funders Fund e Thiel Capital, per premiarli e motivarli.

peter thielPETER THIEL
Prima della festa, ha fatto portare via tutti i mobili di casa da una ditta di traslochi, e ha fatto organizzare stanze a tema: quella del cibo coreano, la saké room, la sushi room, la foie gras room, quella del poker, della roulette, del photo boot, quella con scacchi giganti e una cigar room. Tutto organizzato da una party dealer "senza biglietto da visita" che inventa solo feste di altissimo livello (chi ha un biglietto da visita è ritenuto un meschino che deve farsi conoscere, così come i maschi che vestono abitualmente in giacca e cravatta sono ritenute persone che mostrano ma non sono).

nick dentonNICK DENTON
A parte le feste per i dipendenti, cui Soleri partecipa come ospite, quando Thiel invita qualcuno per i pasti, il personal chef riceve dal personal assistant la lista con le allergie e le indicazioni dei cibi preferiti. Fino a quattro ospiti, Soleri cucina e serve a tavola; oltre i quattro, ha un aiuto; oltre otto, due aiuti. Se ci sono tre ospiti con gusti diversi (un vegano, un intollerante al glutine, un cavernicolo carnivoro, un sushista), Soleri prepara quattro porzioni di ciascuna portata. Non sia mai che facciano una deroga al proprio regime alimentare e vogliano assaggiare un piatto altrui.

hulk hoganHULK HOGAN
I cibi avanzati vengono in alcuni casi portati agli onnipresenti homeless di San Francisco (Soleri è oltretutto volontario alla mensa St. Anthony, che distribuisce tremila pasti al giorno). Ma anche i senzatetto hanno intolleranze, e spesso disdegnano cibi avanzati. "Bisogna stare attenti a non offendere nessuno".

Come in una versione contemporanea di Downton Abbey, Soleri non gira mai per la casa, dato che non gli competono escursioni nelle stanze da letto o nei salotti. Lui e il cuoco americano preparano i pasti anche per l' aereo privato di Thiel, quando è diretto in luoghi dove non ha casa ed è costretto a dormire in albergo, mangiando pasti preparati da chef sconosciuti. Se invece lo seguono in una delle sue residenze, dormono in albergo al Fairmont, al W o al Sunset Hour.
hulk hogan gawkerHULK HOGAN GAWKER
Thiel non fa vita mondana. Le persone che vede sono soprattutto co-founders di start-up come Airbnb o Uber.

Quando abbiamo chiesto a Soleri come mai la mattina vada al lavoro così presto (verso le sette), ci ha spiegato che spesso Thiel ha ospiti per il breakfast, prima di fare ginnastica col personal trainer. "Come scende," abbiamo chiesto, "in pigiama?". "Tanto non si nota la differenza", ha risposto il cuoco milanese.

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http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/nuovo-potere-silicon-valley-si-chiama-peter-thiel-ha-fondato-129971.htm

SPUNTA UN SUPER TESTIMONE NELLA STORIACCIA DEI FONDI UNICEF DISTRATTI DAL COGNATO DI RENZI

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SPUNTA UN SUPER TESTIMONE NELLA STORIACCIA DEI FONDI UNICEF DISTRATTI DAL COGNATO DI RENZI, E’ UNA PSICOTERAPEUTA PRONTA A RACCONTARE TUTTO AI MAGISTRATI: LAVORAVA CON IL COGNATO DEL PREMIER – IN QUEGLI ANNI HA RICAPITALIZZATO L’AZIENDA DELLA FAMIGLIA RENZI CON 60 MILA EURO, E MATTEO ERA ANCORA DIPENDENTE


BENEDETTA RENZI SORELLA DI MATTEOBENEDETTA RENZI SORELLA DI MATTEO
Tutto in famiglia. Spunta un super testimone nella storiaccia che vede protagonista il cognato di Matteo Renzi, Andrea Conticini (ha sposato la sorella del premier) e suo fratello Alessandro. L’ha rintracciata “Il Fatto”.

Si tratta di Monika Jephcott, una psicoterapeuta. Disponibile a fornire ai magistrati che indagano sui fondi distratti dall’Unicef. “Siamo in grado di mettere a disposizione dei pm di Firenze – dice la psicoterapeuta al “Fatto” – le prove che pensiamo possano essere utili” all’indagine.
SORELLA DI RENZISORELLA DI RENZI

In modo particolare, il cognato di Renzi è indagato – ricorda il quotidiano – per reimpiego di capitali perché ha usato (secondo i pm) somme stanziate dall’Unicef e da Operation Usa per acquistare le quote di tre società.

Queste società sono la Dot Media, la Quality Press e la Eventi6. Le prime due sono state fondate dalla moglie di un fedelissimo del premier, Patrizio Donnini: uomo che ha seguito la comunicazione di Matteo sindaco di Firenze, di Alessandra Moretti ed ora impegnato per quella sul referendum.

LAURA E TIZIANO RENZI I GENITORI DI MATTEO RENZILAURA E TIZIANO RENZI I GENITORI DI MATTEO RENZI
La Eventi6 ha una storia tutta a parte. E’ controllata – riporta “Il Fatto” – dalle sorelle Benedetta e Matilde Renzi (quest’ultima, moglie di Conticini) e da mamma Renzi, Laura Bovoli. Piccolo particolare. Lo stesso Matteo è stato, fino al 2014, un dirigente della Eventi6: proveniva dalla Chili Srl. In questa società era stato assunto nel 2003. Sei anni fa, la Chili Srl è stata inglobata dalla Eventi6 con Matteo dentro. Da cui si è dimesso nel 2014, una volta premier.

tiziano renzi 7TIZIANO RENZI 7
Ma c’è qualcosa in più. Nel 2011 Conticini partecipa ad un aumento di capitale della Eventi6 con 60 mila euro.  E nel 2011 Matteo è ancora un dipendente della società della madre e delle sorelle. Dove ha trovato quei soldi Conticini? Il cognato del premier è indagato per aver distratto fondi Unicef, ricorda il  “Il Fatto”. 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/spunta-super-testimone-storiaccia-fondi-unicef-distratti-129956.htm

TREND IL QUADERNO DI MASSIMILIANO / Dal verde all'oro , è RIO 2016

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Ecco le Olimpiadi, occasione per un nuovo look. Stavolta c'è un tocco di allegria: è il Brasile
Troppo facile vedere alla voce Tropicale : look con piante, frutta e mare. Per il trend Rio 2016, ci vuole verde e oro ovunque, magari con stampe ricche di pappagallini e palme. La moda in questi giorni entra nel vivo del suo Carnevale per i giochi di Rio, e non dobbiamo avere nessun freno nel mostrare il nostro lato più allegro e chiassoso. Osano Ralph lauren che veste la squadra degli Stati Uniti, sulle polo inserisce i colori di Copacabana. E allora tutti al motto Ordem e Progresso , che sventola sulla bandiera brasiliana .
Superga: le classiche Superga rendono omaggio a Rio 2016 tingendosi con i colori della bandiera brasiliana e il motto.
Fedon: lo zainetto Ninja ha un guscio semirigido in cotone resinato con i colori della bandiera del Brasile o quella Italiana e dentro lo spazio per ombrello o per laptop.
Freddy Perry : il marchio celebra Rio 2016 con una capsule collection limited edition con 8 colori per Italia, Inghilterra,Scozia, Belgio, Portogallo, Francia, Germania e Spagna.
Sting Loves Brasil: Gialli, blu e neri, con montatura rettangolare in materiale gommato per gli occhiali e edizione limitata.
Gallo: pappagalli su sfondo verde foresta amazzonica, blu o azzurro ; giocano con il nome e i rimandi tropicali in una serie limitata le calze del marchio italiano.
Domani si inizia! Attenzione al guardaroba...per essere cool andiamo a ritmo verde-oro.



sketch Massimiliano Falcone @Rio 2016

ADAMO / Sex Gadget

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Ciao Massi, ci credi che Julia Roberts possiede ben sette sex toys?
Cosa? adesso cosa c'entra la Roberts? ma che domanda fai?
Ma dai, la mia amica Jenny dice che sono soprattutto le donne a comprare sex toys. Una statistica dice che li possiede un'italiana su tre e il mercato mondiale è in crescita. Dici che giocare con il sesso è diventata una questione femminile?
Ma non lo so Lory. Entra in un sex shop e verifica....
Come se fosse facile....volevo una tua opinione, dai seriamente perché secondo te piacciono?
Alle otto del mattino mi fai questa domanda? Senti diciamo una cosa: sicuramente possono diventare un aiuto per la coppia, non trovi? pensaci: di solito il desiderio maschile s'impenna subito, mentre quello femminile ha un'ascesa graduale. Secondo me questi giochi portano un equilibrio ai due ritmi. La domanda semmai è meglio in coppia o in solitaria?
Grazie, tutte a volte pratichiamo l'autoerotismo...possiamo capire ciò che ci piace sia da giovanissime che da adulte. Mi chiedo se è completare al partner giocare con un...vibra.
Una volta ho letto che in Svezia dopo aver acquistato dei gadget erotici la coppia ha migliorato l'intesa. L'Università indiana dopo uno studio afferma che le donne raggiungono l'orgasmo più facilmente.
Si ma a Salvatore come lo propongo, secondo te come faccio a superare l'imbarazzo?
Da te, Salvatore si aspetta tutto, secondo me....basta dire: " Tore amore stasera proviamo un sex toy? e usa tatto, quello magari pensa che l'eros con lui non sia soddisfacente. Usa discrezione...digli che ne hai parlato con un'amica, ti sei incuriosita e vorresti provarlo con lui....
Un gioco in più per fare in due. Scusa però non sono oggetti un po' volgari? qui entri in scena tu, esperto di look...sicuramente sai qualche novità in fatto di design
In effetti...alcuni produttori si sono adeguati. Ce ne sono alcuni dal design elegante : oggetti dalla linea sinuosa ma dalla tecnologia infallibile. Ci sono minivibratori da borsa che si ricaricano via usb.
Tipo?
Mmmm....quello che sembra un rossetto, sta nella borsa.....e di Valigia Rossa.
Lo sapevo che mi avresti aiutato, uno a forma di rossetto....grande......hai sentito Jenny? speriamo in una vendita a domicilio.......



foto Valigia Rossa / credits lavr

CRISTINA BUCCINO, INSTAGRAM BOOM PER IL LATO B

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Cristina Buccino, Instagram boom per il lato b

IBIZA – Una foto postata da Cristina Buccino ha creato un putiferi sulla sua pagina Instagram.

cribuccino Verificato  
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La showgirl ed ex isolana ha inviato sul social una foto che la ritrae sdraiata in perizoma pronta per un massaggio (corredata dalla didascalia: cribuccino#massaggiotime😝😝😝😝 #calabassa #ibiza #me) provocando una serie di commenti (positivi e negativi) da parte dei suoi fa. Cristina è molto attiva sui social e non ha mancato di documentare la sua estate al sole.

cribuccino Verificato  
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http://leggo.it/news/italia/cristina_buccino_fa_un_massaggio-1877811.html

MELANIA TRUMP TUTTA NUDA, IL NEW YORK POST PUBBLICA LE FOTO HOT DELL'ASPIRANTE FIRST LADY

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L'aspirante First Lady a luci rosse. Il New York Post, tabloid di proprietà di Rupert Murdoch, pubblica oggi in prima pagina una foto dei Melania Trump senza veli.


L'immagine particolarmente rivelatrice risale al 1995 quando Melania faceva la modella e fu scattata per una rivista francese. Il richiamo in prima promette poi un più vasto servizio all'interno, con foto esclusive, di Melania Trump «come non l'avete mai vista».  Non è la prima volta che emergono fotografie della aspirante first lady del periodo in cui faceva la modella con discreto successo, cui il candidato Donald Trump ha in passato risposto affermando che si trattava della sua carriera.  Quella pubblicata oggi in prima dal Post appare tuttavia come la più audace delle foto diffuse fino ad ora.


http://www.leggo.it/news/esteri/melania_trump_nuda_foto_new_york_post-1887600.html

BELLA HADID, LA TOP MODEL AL SUPERMERCATO IN TUTA SUPER ATTILLATA: IL LOOK È AZZARDATO

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Che è una super top model si vede anche dal coraggio. Sì, quello di indossare una tuta effetto seconda pelle  per andare a fare la spesa in un supermercato di Los Angeles.

































































Bella Hadid in tuta attillata al supermercato: il look è azzardato

Una di quelle tute che mettono in risalto anche il neo più piccolo, figuriamoci se hai cellulite, ritensione idrica e chi più ne ha più ne metta. Bella Hadid, la top model del momento, può. Non come le donne mortali che per spingere il carrello al massimo si infilano una tuta stropicciata e un paio di scarpe da ginnastica. Il look - top e leggings color carne - non c'è che dire è azzardato. Ma su di lei non fa una piega.

http://leggo.it/gossip/foto/bella_hadid_supermercato_foto-1887341.html

IL MANCHESTER UNITED HA INVESTITO SU IBRAHIMOVIC E HA FATTO BENISSIMO: HA GUADAGNATO 90 MILIONI IN SETTE GIORNI VENDENDO 800 MILA CASACCHE CON IL 9 DI ZLATAN

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COSÌ SI FANNO GLI AFFARI - IL MANCHESTER UNITED HA INVESTITO SU IBRAHIMOVIC E HA FATTO BENISSIMO: HA GUADAGNATO 90 MILIONI IN SETTE GIORNI VENDENDO 800 MILA CASACCHE CON IL 9 DI ZLATAN - E ORA CON QUEI SOLDI PUO’ DARE L’ASSALTO A POGBA - UNA LEZIONE DI GESTIONE AZIENDALI PER I NOSTRI PRESIDENTI DAL BRACCINO CORTO




IBRAHIMOVIC ANNUNCIA IL SUO PASSAGGIO AL MANCHESTER UNITED
Alessandro Pasini per il “Corriere della Sera”

C'è una terra, per noi utopica, in cui in una settimana puoi guadagnare 76 milioni di sterline (90 in euro) vendendo la maglietta di un calciatore. Purtroppo per Erick Thohir e i suoi colleghi di serie A, questa terra è Manchester, provincia United, nel regno di Premier League. È lassù, racconta il Sun , che il ManUtd ha incassato questo tesoro da quando ha messo in commercio la maglia numero 9 di Zlatan Ibrahimovic, il nuovo grande acquisto per la stagione 2016/17.

La casacca è acquistabile a 90 sterline (100 nella versione con manica lunga), cioè 106,5 o 118 euro. Aggiunti a questa somma i costi per la personalizzazione con il nome, si stima che, maglia più maglia meno, ne siano già state vendute tra le 750 e le 800 mila in sette giorni.

ZLATAN IBRAHIMOVICZLATAN IBRAHIMOVIC
Il dato è clamoroso e dimostra, a parte la nota forza commerciale di Ibrahimovic, che un grande club, acquistando un giocatore simile, effettua un investimento economico persino più alto di quello tecnico. Così infatti il Manchester United si è già quasi ripagato l' acquisto di Pogba, in arrivo a Old Trafford per 110 milioni di euro, e ha tacitato sia le critiche per la valutazione fuori mercato del francese che quelle per il paradossale riacquisto di un ragazzo che quattro anni fa era stato lasciato andare alla Juventus per zero lire.

Il fatto è che certi volumi d' affari permettono di rimediare a ogni errore e figuraccia: in fondo, a questo ritmo, i Red Devils potrebbero permettersi un Higuain alla settimana o magari l' annessione come sparring partner negli allenamenti del Leicester campione d' Inghilterra, la cui rosa vale solo 54 milioni di sterline (64 in euro).

ZLATAN IBRAHIMOVICZLATAN IBRAHIMOVIC
Naturalmente, tutto questo è possibile non solo perché si tratta di Ibra, ma perché il «marchio Ibra» è inserito in un Sistema, cioè in un campionato come la Premier League, con la sua forza commerciale di espansione in mercati mondiali (soprattutto l' Asia), la capacità di penetrazione mediatica planetaria e il controllo attento dei falsari.

Sono gli aspetti su cui insistono spesso i management stranieri sbarcati in Italia: la serie A resta un prodotto stantio, difficile da vendere, con poche e poco appetibili partite nel prime time asiatico e lande all' esterno dei fatiscenti stadi appaltate ai falsari della maglietta. E se pensiamo che è facile guadagnare con Ibra, ricordiamoci che lo svedese è stato anche a Juve, Inter e Milan ma certe cifre qui non le ha mai viste nessuno: colpa del Sistema che non c'è, e chissà quando arriverà.





http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/cos-si-fanno-affari-manchester-united-ha-investito-ibrahimovic-129749.htm

ECCO TUTTI I PASTICCI ECONOMICI DELLA PREMIATA DITTA RENZI E PADOAN

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DAL CASO MONTEPASCHI AL NUOVO CORSO DI CASSA DEPOSITI FINO AL FONDO ATLANTE, AL CANONE IN BOLLETTA E ALL’INTERVENTO SULLE POPOLARI, ECCO TUTTI I PASTICCI ECONOMICI DELLA PREMIATA DITTA RENZI E PADOAN -



Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

RENZI PADOANRENZI PADOAN
La distruzione del valore come bussola programmatica. È questa, in estrema sintesi, la politica economica del governo Renzi applicata alle grandi questioni finanziarie. Il Monte dei Paschi di Siena ne è un esempio di scuola. L' istituto senese dal 2008 a fine 2016 avrà effettuato aumenti di capitale per complessivi 20,5 miliardi di euro cui si aggiungono circa 920 milioni di interessi sui prestiti concessi dallo Stato pagati in cedole e in azioni. Le ultime tre operazioni sul capitale, per totali 13 miliardi, ricadranno nel «consolato» del Giglio magico.

FONDO ATLANTE 1FONDO ATLANTE 1
Non sono responsabilità del presidente del Consiglio le condizioni capestro applicate nel 2013 all' ultima versione dei Monti-bond, ma da febbraio 2014 fino all'ottobre dello stesso anni poco fu fatto per rinegoziare l' intelaiatura della direttiva Brrd con annessi stress test che, da quando è stata approvata, ha visto sempre Siena infrangersi sugli scogli della Borsa.

cassa depositi prestitiCASSA DEPOSITI PRESTITI
E, d' altronde, una dura legislazione sul patrimonio di vigilanza delle banche (di cui hanno fatto le spese Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara) poco aveva a che fare con una concezione tradizionale della politica. E poi, bisogna ricordarlo, avendo preferito trattare con la Commissione Ue sulla flessibilità di bilancio per continuare a elargire il bonus elettorale da 80 euro, tutto il resto - a cominciare dalla difesa della stabilità del sistema finanziario nazionale - è passato in secondo piano con il risultato che per l' istituto oggi presieduto da Massimo Tononi non si è mai cercato di imbastire un percorso alternativo e, quando lo si è fatto, ci si è fermati ai niet di Bruxelles come quei 13 miliardi di aumenti testimoniano.
rignano funerale del risparmio caos etruria 3RIGNANO FUNERALE DEL RISPARMIO CAOS ETRURIA 3

Lo stesso discorso vale per la Cassa Depositi e Prestiti, trasformata per volontà di Palazzo Chigi e del ministero dell' Economia, guidato da Pier Carlo Padoan, in una sorta di veicolo speciale per le operazioni di politica industriale. L' esempio più lampante è la richiesta del governo di investire nel 12,5% di Saipem, società di esplorazioni deconsolidata da Eni.

La Cassa tra compravendita delle azioni e sottoscrizione pro-quota dell' aumento di capitale vi ha immesso circa 900 milioni che oggi sono diventati 494 milioni con una minusvalenza del 45 per cento, più o meno la metà di quanto investito. Il ragionamento potrebbe valere anche per i 500 milioni in Atlante se il fondo non riuscirà a guadagnare sulle ristrutturazioni di Popolare Vicenza e Veneto Banca oppure dal prossimo acquisto delle sofferenze di Monte Paschi.
rignano funerale del risparmio caos etruria 2RIGNANO FUNERALE DEL RISPARMIO CAOS ETRURIA 2

Insomma, è difficile vedere congruenza tra un ente che raccoglie risparmio postale e si occupa di prestiti alle pubbliche amministrazioni e gli investimenti nei non performing loan che perterrebbero più a un hedge fund. Un' avventura nella quale Palazzo Chigi ha coinvolto anche le casse previdenziali con la futura promessa di un abbassamento delle tasse sui rendimenti. Non è un caso se la Corte dei Conti, anche in relazione al salvataggio Ilva, ha formulato rilievi notando che Cdp sta operando «ai margini della propria compatibilità statuaria».
presentazione nuovo logo enel (3)PRESENTAZIONE NUOVO LOGO ENEL (3)

E non si può non citare in questo rinnovato coinvolgimento del pubblico nell' economia reale anche il caso dell' Enel, che opererà in sinergia con Cdp, nella realizzazione del piano di sviluppo da 3,7 miliardi della banda ultralarga attraverso il cablaggio delle città. Ma per il governo Renzi le questioni di coerenza non sono un problema: lo dimostra il caso della Rai.













http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/caso-montepaschi-nuovo-corso-cassa-depositi-fino-fondo-atlante-129752.htm

LE RAGAZZE DELLA ''NUBILEFILMS''

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1. C’È UN SITO PORNO DOVE SONO TUTTE LE ATTRICE SONO DEE. PICCOLE ADORABILI NINFETTE EROTICHE, TALMENTE BELLE DA TOGLIERE IL FIATO: SONO LE RAGAZZE DELLA ''NUBILEFILMS''
2. CASA DI PRODUZIONE PORNO USA DOVE LAVORANO ATTRICI E MODELLE CON UN UNICO REQUISITO: LA PERFEZIONE. CORPI SPLENDIDI, PELLE PERFETTA, BIANCHISSIMA, TRASPARENTE
3. SIAMO NEL MONDO DEL PORNO D’ECCELLENTE QUALITÀ: FOTOGRAFIA, SCENOGRAFIA, PLOT, REGIA: OGNI SETTORE RISPONDE A STANDARD ALTISSIMI. E CI SONO SOLTANTO CORPI ECCEZIONALI, E SOPRATTUTTO NATURALI: IL RICORSO ALLA CHIRURGIA ESTETICA È BANDITO 


nubilefilms teenNUBILEFILMS TEEN
Barbara Costa per Dagospia

C’è un sito porno dove sono tutte dee. Piccole adorabili ninfette erotiche, talmente belle da togliere il fiato. Sono le ragazze di NubileFilms, casa di produzione porno americana dove lavorano attrici e sexy modelle con un unico requisito: la perfezione. I loro corpi sono splendidi. Centimetri e centimetri di pelle perfetta, bianchissima, di delicata madreperla, quasi trasparente, dove il rosa dei capezzoli cattura lo sguardo apposta, a rendere tutto ancora più invitante.

Un candore interrotto solamente da qualche piccolo tatuaggio. Posato sui loro corpi deliziosi come ad impreziosirli. A baciarli. Ragazzine maliziose e sensuali che ti inchiodano allo schermo e ti invitano a seguirle, sui divani, sui letti, per mostrarti tutti i giochi che sono capaci di fare. Sanno che è proprio questo quello che vuoi. Guardarle. Toccarti e guardarle.

nubilefilms e il lesbo teenNUBILEFILMS E IL LESBO TEENnubilefilms pornostarNUBILEFILMS PORNOSTAR
NubileFilms fornisce video erotici a pagamento e sono tutti soldi ben spesi: qui siamo nel mondo del porno d’eccellente qualità. Fotografia, scenografia, plot, regia: ogni settore risponde a standard altissimi. Basta sfogliare la fotogallery delle modelle: da Nubile si supera il casting solo se si hanno requisiti fisici elevati. Corpi eccezionali, e soprattutto naturali. Il ricorso alla chirurgia estetica è bandito. I video di Nubile sono divisi in quattro sezioni principali: all/solo/lesbian/hardcore.

C’è un nuovo film ogni tre giorni. Ma se cerchi scene di sesso davvero hard, NubileFilms non fa per te. Qui non c’è violenza. Né sado, né pissing, né scat, per intenderci. A Nubile puntano tutto sull’eleganza, su un porno soft realizzato con la massima cura di ogni dettaglio, a partire dai titoli dei film, sempre molto accattivanti, come “In Your Dreams”, uno dei miei preferiti, un film che hanno diviso in due parti, per stuzzicare ancora di più il mio appetito porno.

Nubilefilms - Sesso lesboNUBILEFILMS - SESSO LESBO
Il risultato finale è sempre senza sbavature. Con pornostar di tale livello, Nubile dedica la massima attenzione al porno lesbo e teen. La categoria teen si suddivide in vari filoni, e tra questi le serie “Ask Me Anything” e “Masturbation Session” sono dei veri colpi di genio: conoscete qualcuno che non abbia mai fantasticato di avere una ragazza stupenda e abile a letto, a sua completa e assoluta disposizione? Non totalmente passiva alle sue voglie, ma docile. E cosa c’è di più semplice ed eroticamente efficace di una languida ragazza, con mente, corpo e occhi pieni di desiderio, che davanti ad una telecamera si spoglia e si accarezza, si tocca fino a spingere le sua dita a fondo dentro di sé, per contorcersi e arrivare a scoppiare di piacere?
eufrat maiEUFRAT MAI

“All models are at least 18 years of age”, precisano sulla homepage di Nubile. Le sue ninfette sono tutte giovanissime e maggiorenni: una media di 20/23 anni. Però giocano ad illuderti di averne di meno. Le ragazze recitano in slip e reggiseni bianchi, rosa confetto, azzurrini. Mai di pizzo, solo di cotone. Completini intimi semplici, quasi puerili. Calzini colorati. Canotte bianche, con fiorellini o pupazzetti. Pochissimo trucco sul viso.

Niente rossetto. La Nubile flirta col lolitismo, la fantasia mai troppo nascosta di ogni uomo. Il guardaroba di queste ragazze ignora l’esistenza di ogni artificio sexy. Non disdegnano i sex toys, anzi, ma li usano appunto come giocattoli di piacere e come se volessero accontentare le voglie di chi le guarda al di là dello schermo. Le protagoniste sono e rimangono loro. Lo spettatore lo sa. Paga per questo.
eufrat mai in pausa sul setEUFRAT MAI IN PAUSA SUL SET

Quello che adoro di una pornostar in generale, e di quelle della NubileFilms in particolare, è che non ricorrono a smorfie, mossette e altre stupide leziosaggini per rimarcare la loro femminilità. Sono immediate e “vere” nella loro recitazione perché dirette, sessualmente spietate con la lussuria di chi sceglie di ammirarne le grazie. Non si vergognano del sesso che gli piace e lo esibiscono. Te lo mostrano. Scene lesbo con baci interminabili. Lingue e dita che vanno ad intrufolarsi in ogni incavo possibile.

eufrat mai e grace hartleyEUFRAT MAI E GRACE HARTLEY
Le uniche smorfie che interrompono la linearità dei loro visi infantili sono quelle provocate dal piacere degli orgasmi. Da questo cenacolo di dee, ne ho scelte tre che m’hanno tolto il sonno. Segnatevi questi nomi: Alex Grey, Eufrat Mai e, su tutte, Anjelica Ebbi. Sono le ninfe da podio, le più perfette tra tutte. La virginea bellezza di Alex Grey non è passata inosservata a Penthouse, che l’ha incoronata Miss Dicembre 2015 e nemmeno a  Hustler, che l’ha scelta come cover girl dello scorso giugno. Foto di un corpo meravigliosamente efebico, dove il ricorso al photoshop è minimo. Eufrat Mai ha già un’intensa carriera alle spalle. Ha vinto vari premi come modella e attrice porno, e vanta una nomination agli AVN del 2012, gli Oscar del porno. Su Nubile va forte il suo “Zealous”, un video di torrido autoerotismo.
eufrat & anjelica in deep longingEUFRAT & ANJELICA IN DEEP LONGING

E al primo posto, Anjelica Ebbi. Che ve ne parlo a fare quando basta guardare le sue foto a corredo di questo articolo? Ammiratela nel video “Smoking Hot”. Ogni altra parola è inutile. Questa dea la potete trovare in rete anche con il nome di Krystal Boyd o semplicemente Ebbi. Su Nubile c’è “Deep Longing”, il suo film lesbo girato con Eufrat Mai. Astenersi cardiopatici.
blake edenBLAKE EDENanjelica ebbi 7ANJELICA EBBI 7anjelica ebbi 6ANJELICA EBBI 6alex grey 2ALEX GREY 2alex grey hustler june 2016ALEX GREY HUSTLER JUNE 2016alex grey sul setALEX GREY SUL SETanjelica ebbi 1ANJELICA EBBI 1anjelica ebbi 2ANJELICA EBBI 2anjelica ebbi 3ANJELICA EBBI 3anjelica ebbi 4ANJELICA EBBI 4anjelica ebbi 5ANJELICA EBBI 5ebbi smoking hotEBBI SMOKING HOT


http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/sito-porno-dove-sono-tutte-attrice-sono-dee-piccole-adorabili-129762.htm

ANCHE I “VU CUMPRÀ” NEL LORO PICCOLO S’INCAZZANO

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ANCHE I “VU CUMPRÀ” NEL LORO PICCOLO S’INCAZZANO - SULLA SPIAGGIA DI FOLLONICA TRE AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE SONO STATI PICCHIATI DA UN GRUPPO DI VENDITORI ABUSIVI EXTRACOMUNITARI CHE VOLEVANO EVITARE I CONTROLLI




AMBULANTE SULLA SPIAGGIAAMBULANTE SULLA SPIAGGIA
Tre agenti della polizia municipale sono stati picchiati e feriti da un gruppo di una decina di venditori abusivi extracomunitari sulla spiaggia di Follonica (Grosseto), in Maremma.  Secondo quanto ricostruito, i vigili urbani stavano eseguendo controlli predisposti dal Comune per contrastare la vendita di prodotti contraffatti e di altri oggetti 'a nero'. Gli agenti hanno individuato un gruppo di ambulanti abusivi e li hanno fermati per una verifica. Ma questi, diversamente da altri controlli, hanno reagito con calci e pugni contro le autorità.

vu cumpra'VU CUMPRA'
I vigili urbani sono comunque riusciti a bloccare e denunciare un venditore abusivo, mentre gli altri sono scappati. "Non accettiamo queste situazioni - dice il sindaco Andrea Benini - Continueremo a contrastare il problema con lucidità e in collaborazione con le forze dell'ordine". Reazione simile da parte dei venditori abusivi c'era stata sempre a Follonica una decina di giorni fa quando un gruppo di venditori abusivi stranieri aggredì dei vigili urbani che operavano per controllare se la loro attività fosse regolare.
cpbltmspgg48 vu cumpraCPBLTMSPGG48 VU CUMPRA

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/anche-vu-cumpr-loro-piccolo-incazzano-spiaggia-129756.htm

IL “NEW YORK POST” PUBBLICA LE FOTO SENZA VELI DI MELANIA TRUMP REALIZZATE PER UNA RIVISTA NEL 1996

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UNA FIRST LADY DA STURBO - IL “NEW YORK POST” PUBBLICA LE FOTO SENZA VELI DI MELANIA TRUMP REALIZZATE PER UNA RIVISTA NEL 1996 - LA TERZA MOGLIE DEL CANDIDATO REPUBBLICANO DONALD TRUMP AVEVA 25 ANNI, FACEVA LA MODELLA ED ERA CONOSCIUTA NEL SETTORE COME MELANIA K


melania trumpMELANIA TRUMP

«Melania come non l’avete mai vista». Ecco la copertina di domenica del New York Post. All’interno, gli scatti realizzati per Max Magazine nel 1996 dell’ex modella (e aspirante first lady). La terza moglie del candidato repubblicano Donald Trump aveva 25 anni ed era conosciuta nel settore come Melania K. Il Ny Post ha intervistato il fotografo francese che ha realizzato gli scatti «hot» mai pubblicato finora. Vent’anni dopo, saluta sorridente nella notte finale della convention repubblicana in Cleveland, Ohio.
melania trump 8MELANIA TRUMP 8

In caso di vittoria del marito, il magnate newyorkese Donald, Melania Knauss in Trump, classe 1970 e origini slovene, sarebbe di certo la prima First Lady ad aver posato nuda sulla copertina di una rivista.

Melania è un’ex modella. Ha iniziato a sfilare da bambina. Sua madre già lavorava nel settore della moda. I primi successi a 18 anni, quando è arrivata a Milano. Poi si è trasferita a Parigi e infine a New York, dove ha conosciuto Donald Trump alla New York Fashion week del 1998.
melania trumpMELANIA TRUMP

Melania, ha lavorato per diversi brand ed è stata sulle copertine delle riviste patinate più importanti, da Vogue a Vanity Fair. Oggi, è accanto al marito nella campagna elettorale per vincere le primarie e aspirare alla presidenza degli Stati Uniti. Lavora ancora nella moda come designer e imprenditrice, infatti disegna e produce gioielli e vende una sua linea di creme di bellezza. L’immagine dell’ex modella nuda pubblicata da una rivista

In suo favore, la signora Trump, che dal 2000 ha una sua linea di gioielli chiamata, ovviamente, «Melania», può rivendicare il fatto di parlare quattro lingue. E tra queste un inglese con un forte accento straniero. Così che nell’ipotesi, che molti a Washington considerano catastrofica, di una presidenza Trump - che sale nei sondaggi promettendo di rimandare anche casa immigrati senza documenti, compresi i profughi siriani, e mette in discussione lo ius solis per i loro figli nati negli Usa - il presidente sarà affiancato da una moglie naturalizzata americana con un forte accento straniero. Tra amici e sostenitori di Trump, ovviamente, si è comunque convinti che lei sarà una First Lady straordinaria - «è intelligente, non è solo un accessorio» - e soprattutto «la first lady più glamour dai tempi di Jackie Kennedy».
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melania trumpMELANIA TRUMP
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/first-lady-sturbo-new-york-post-pubblica-foto-senza-veli-129759.htm

POCHI GIORNI MATTEO SALVINI AVEVA PARAGONATO LA BOLDRINI A UNA BAMBOLA GONFIABILE

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“LAURA BOLDRINI VA ELIMINATA FISICAMENTE” - L’ATTACCO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA ARRIVA DA MONICA BARS, CAPOGRUPPO LEGHISTA IN CONSIGLIO COMUNALE A MUSILE DI PIAVE, IN PROVINCIA DI VENEZIA - POCHI GIORNI MATTEO SALVINI AVEVA PARAGONATO LA BOLDRINI A UNA BAMBOLA GONFIABILE -



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"Laura Boldrini va eliminata fisicamente". L'attacco frontale al presidente della Camera parte dalla base di Facebook della capogruppo leghista in consiglio comunale a Musile di Piave (Venezia) Monica Bars e provoca un subito terremoto politico dall'onda lunga che dal Veneto finisce sui banchi parlamentari.
BOLDRINIBOLDRINI

Mentre l'avvocato difensore di Bars si affretta a spiegare che "l'affermazione intendeva riferirsi alla rimozione dell'onorevole Boldrini dal suo ruolo politico e niente altro", cinque parlamentari del Pd, Zoggia, Mognato, Murer, Martella e Moretto hanno presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Alfano. Per gli esponenti Dem "le espressioni usate risultano essere andate ben al di là della libertà critica di espressione".

A provocare l'invio della frase incriminata, come indicano i quotidiani locali, la posizione della Boldrini sull'emergenza umanitaria in Turchia. Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente della Regione Veneto il leghista Gianluca Forcolin, già sindaco per nove anni a Musile. "Prendo le distanze da affermazioni forti - ha osservato Forcolin - tuttavia l'onorevole Boldrini dovrebbe essere più equilibrata nelle proprie prese di posizione sull'immigrazione".
laura boldrini dimartediLAURA BOLDRINI DIMARTEDI

laura boldrini selfie con gli studenti italiani in argentinaLAURA BOLDRINI SELFIE CON GLI STUDENTI ITALIANI IN ARGENTINA
Le parole della Bars arrivano a pochi giorno da quelle del segretario leghista Matteo Salvini che in un comizio aveva paragonato la presidente della Camera a una bambola gonfiabile.






http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/laura-boldrini-va-eliminata-fisicamente-attacco-presidente-129763.htm
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